tlt band
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I TLT nascono ufficialmente nel 1996 grazie all'incontro Dei fratelli Poddighe con Nicola Deiana.
Inizialmente la formazione è triangolare, la musica suonata è Black Sabbathiana.
Ma poi l'inserimento in formazione Di Andrea Damiani conferisce una decisiva virata nel sound generale.
Ecco nati i veri TLT!

Il genere suonato spazia dal metal progressive al rumorismo tedesco, dall’elettronica sperimentale al jazz-rock. Tutti i brani nascono live da improvvisazione pura.

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TLT

L'esordio in studio avviene in occasone delle session di registrazione del quarto album dei Poddighe "Il Sole" durante le quali i Nostri registrano Il Brano TLT, brano incluso nel sudetto Album.
Era l'Agosto del 97, ma bisognerà aspettare ancora qualche mese prima dell'esordio discografico dei TLT.

Infatti nel Febbraio del 1998 i TLT entano in studio per 5 massacranti sedute di registrazione durante le quali vengono registrate le quattro tracce che vanno a comporre il loro primo lavoro: TECNOCOLOR
140 minuti di improvvisazione con molte citazioni Jazz-Rock, Miles Davis soprattutto; il capolavoro dell'album può essere considerato senz'altro GORILLUS, in cui si fondono Musica Heavy Metal e Ritmi Africani.

Pochi mesi ed i TLT sono pronti per entrare in studio tra Marzo ed Aprile per ll loro secondo Album in studio:L'ESERCISTA
Ora il Jazz rock forse un pò di maniera del primo Album lascia il posto al vero sound dei TLT: IL TERRORISTA contiene tutti quegli elementi che faranno la fortuna dei dischi successivi, elementi che si trovano anche ne IL NICOLISTA.
La title track è una sana presa in giro del blues bianco, visto come genere ormai spento e senza fantasia. Oramai altro non è che uno sterile esecizio!

Dopo la pubblicazione dell'album, i TLT intraprendono una serie di concerti: ll risultato del mini tour sarà poi documentato nel disco-live I REMEMBER BRUNO MARTINO, pubblicato nel Giugno 1998.

I TLT, dopo i fasti del tour, decidono di prendersi qualche mese di pausa.La pausa viene interrotta in Dicembre con la pubblicazione de LA MORTE: 74 minuti di durata complessiva in 2 lunghissimi brani:
L'ANNIENTAMENTO, con i suoi 43 minuti di improvvisazione sul tema dell'annulamento, e la title track, probabilmente il brano più difficile dell'intera produzione del gruppo.
Dalle session dell'album verrà poi ricavato un brano poi inserito nell'album I COLORI E LE FRAGRANZE pubblicato nel gennaio 1999, contenente anche la registrazione di un concerto tenuto nel Dicembre 1998.

Ma il gruppo è in crisi, e la morte è dietro l'angolo.
I TLT rimarranno, escludendo il concerto a sorpresa del 19.06.1999 testimoniato nel Live IL CONCERTO DEFINITIVO, in quasi due anni di stato di catalessi.
Lo stato di morte apparente verrà spezzato da un ritorno in grande stile.

Dopo una pausa di due anni, nel 2001 i TLT ritornano in studio per registrare un nuovo album. Il progetto è quello di filmare la session di registrazione per catturare i nostri eroi in azione nel loro laboratorio compositivo. Ci vorranno due session distinte per arivare al risultato finale, delle quali solo la seconda finirà nel lavoro concluso.

Musicalmente LA PALPATINA... è una lunga suite di 59 minuti, durata record nella discografia TLT, che consta in varie parti. Il film, prodotto da Andea Poddighe, è sicuramente il documento più completo per comprendere tutta l'ironia che fa parte dei TLT. Girato integralmente in Bianco e Nero, il film mostra il complesso intento a registrare e creare, momenti di divertissment e scene di incontri ravvicinati con........

Forse l'opera più completa dei TLT, LA PALPATINA.... è sicuramente una tappa fondamentale nella carriera dei Nostri affezionatissimi, un documento da visionare e da ascoltare più d'una volta, che rappresenta al meglio la magia dei TLT.

Subito dopo esce "Meglio di Così", il compendio della carriera dei TLT, il greatest hits (se di hits si può parlare con pezzi da 40 minuti......) arrivato dopo quattro anni di attività.

Un documento da avere per avicinarsi per la prima volta al mondo dei TLT.

Nel 2002 Ecco il primo film-live dei TLT tenutosi durante una festa spaziale in cui i TLT riescono a spiccare il volo tra sonorità riverberate ed evanescenti fino all'atterraggio finale nella potenza di un esplosione!

Dopo una insopportabile attesa di quasi due anni nel 2003 i TLT tornano finalmente in studio per improntare il loro nuovo album. Inizia una nuova qudrilogia, un disco per ogni componente che darà l'impriniting all'album. Questo primo capitolo e' giustamente del leader di "TLT" Deiana. Le sessions inizieranno per tutti in una data simbolica: il primo giorno di ogni annno.

Quella che era prevista come una registrazione semplice e veloce si svelò essere tutt'altro... la gestazione dell'album si protrae per un'intero anno e l'album vede finalmente la luce il 31 dicembre del 2003.

Da segnalare la straordinaria partecipazione di un'ospite di fama internazionale che da il nome all'album, "Rob Scorenca", arcinoto cantante politonico dall'importantissima scuola di canto Ungherese. (per motivi di privacy la copertina è stata modificata perche' Rob non ci ha dato l'autorizzazione)

1 Gennaio 2004, I TLT entrano in studio nella data che sembra dover diventare una ricorrenza.. Però, a differenza del precedente, la realizzazione del nuovo album si rivela veloce e praticamente istantanea. Ecco quindi "Un'incubo in Tecnocolor"

A sei anni dall'innovazione dell'album "La Morte" finalmente un passo avanti nella produzione TLT! La quasi totale assenza di chitarra elettrica non penalizza il risultato finale, anzi, apre nuove frontiere che si spera vengano esplorate nei prossimi album........

I TLT entrano in studio in 1° Gennaio 2005 per la registrazione del terzo capitolo della quadrilogia "Phase 2005". Questa volta la guida artistica è nelle mani di Carlo Poddighe, il quale decide di improntare la nuova composizione su un sound decisamente elettronico. In sala non ci sono amplificatori, la chitarra è processata elettronicamente, tutto passa per il computer ed il missaggio viene eseguito in diretta. I sintetizzatori sono virtuali, (eccetto l'utilizzo del Crumar DS1).

E' il disco più elettronico dei TLT, il meno musicale e più sperimentale, grazie all'introduzione del sequencer programmato in tempo reale da Nicola Deiana. L'unico suono acustico emesso è quello della batteria.

Nel 2006 Si chiude la quadrilogia con "TLTeist".

Quest'ultimo capitolo vede come regista artistico Andrea Damiani.
Dopo l'ubriacatura elettronica di Phase 2005 il gruppo ritorna ad un'approccio più tradizionale, mantenendo dalla precedente esperienza l'utilizzo del sequencer sempre gestito da Nicola Deiana.

Il produttore artistico porta un generatore di sinusoidi in sala il generatore che troneggia in copertina con il quale da il marchio alla nuova registrazione.

Uno dei migliori dischi dell'ultimo periodo, soprattutto per l'equilibrio strumentale e per le idee musicali.

Il 9 Aprile 2006 il grande ritorno live al Lio Bar che viene registrato sia audio che video: "Live@LioBar".