Capitolo 9

 

..."Mi chiamo F...Mi fai morirre...Ah ah...E tu? Bla bla bla bla ultra qui bla bla...Mi fai creparre...Bla bla bla ultra là bla bla bla...". Non riuscivo a stare dietro a quel mostriciattolo nemmeno per un secondo: affastellava i concetti più disparati, accompagnando i suoi deliri con espressioni del "volto" davvero ridicole ed improponibili; stentavo a credere che un fisico così debole ed infelice riuscisse a sprigionare tutta quella carica e energia. Ma la mia pazienza aveva un limite: afferrai saldamente il collo dello sciagurato e tirai, con un violento strattone. Come una trottola che perde tutta la sua velocità sentii afflosciarsi il corpicino senza vita del ladruncolo: contrariamente a quanto molti dei lettori staranno ora sicuramente pensando ero convinto di aver agito in maniera giudiziosa e pietosa. Avevo avuto misericordia della mia vittima ponendo fine anzitempo alle sue sofferenze (perchè era evidente che una creatura del genere non potesse che soffrire vivendo una vita come la sua) ed avevo commesso una buona azione, pensando alla tortura che evitavo a tutti coloro che avrebbero potuto in futuro imbattersi in quell' esserino così pericoloso. Anche se il suo ricordo ancora mi tediava e mi procurava forti emicranie seppellii il cadavere dietro un orribile tugurio...

 

 

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