Capitolo 6

 

...Nel frattempo, ignaro di tutto, avevo appena salutato casa mia senza riuscire a non versare qualche lacrimuccia e mi ero incamminato alla volta della città di Rivaroland che distava poche miglia. Vi avrei messo piede per la prima volta poichè mia madre, strano a dirsi, mi aveva sempre impedito addirittura di pronunciare il nome di quello che lei considerava il luogo funesto per eccellenza. Avevo sentito narrare storie incredibili su Rivaroland dai miei-pochi-amici, alle quali non avevo mai prestato fede, sapendo che chi le raccontava le aveva apprese da altre fonti in una catena senza fine: il nome che tutte le volte veniva fatto, sempre con una punta di fastidio se non di terrore, era quello del presunto borgomastro locale, tale marchese De Rivarol, dalla dubbia appartenenza alla nobiltà francese. L'aura mitica che aleggiava su quel nome mi faceva pensare che probabilmente un tale personaggio (pareva avesse in suo completo potere l'intera cittadinanza) non esisteva neppure: leggendo il cartello che indicava in cinque miglia la distanza dalla città riflettei che presto la mia curiosità avrebbe trovato tutte le risposte che cercava...

 

 

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