...Trascorsi la notte sprofondato in un sonno profondo, grazie a Dio non tormentato da incubi, e mi destai piuttosto riposato, anche se con un leggero mal di testa. Aperti i battenti della finestra feci entrare nella stanza una luce soffusa: era da poco trascorsa l'alba e il sole appena sorto si faceva sempre più spazio, cancellando via via la foschia mattutina. Nel giro di un'ora, dopo una doccia corroborante ed una gustosa colazione, lasciai la locanda e andai a zonzo per la città che, a poco a poco, si stava risvegliando. Incuriosito decisi di raggiungere il vicoletto in cui avevo abbandonato Pregoli la notte prima: il ragazzo era ancora lì e, non appena mi accostai a lui, lo sentii emettere gemiti lievi. Mi nascosi appena in tempo, prima che si svegliasse del tutto e rimasi ad osservarlo, nascosto dietro due bidoni della spazzatura. A fatica si alzò, si stiracchiò per bene e, dopo una grattatina alle pudenda, cominciò a guardarsi intorno e a barcollare con espressione stupita...
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