Capitolo 18

 

...Mentre mangiavo del riso ricco di ingredienti sconosciuti, un po' troppo unto ma gustoso, cominciai a guardarmi intorno, cercando di non attirare l'attenzione su di me con sguardi troppo fissi: il posto era pieno zeppo di persone vocianti, appartenenti a tutte le etnie del globo. Vi erano parecchi Orientali dagli sguardi impenetrabili, che mangiavano nervosamente, parlando sommessamente e alternando improvvisi movimenti del capo; ma non mancavano certo gli Africani, dalle diverse sfumature del colore della pelle, che variava dall'ebano al marroncino tenue; il più rumoroso era un gruppetto formato da uomini dai tratti somatici tipicamente europeo-mediterranei, forse Greci o Italiani; c'erano anche Scandinavi, Indiani d'America, gente con i lineamenti da Indio... Notai come ogni gruppo, formato da componenti della stessa etnia, fosse estremamente chiuso e tendesse ad isolarsi dagli altri. Stavo per terminare il mio pasto, quando udii diverse urla accompagnate dal rumore di piatti infranti: abbassai il capo appena in tempo, evitando di essere colpito da una bottiglia volante e mi preparai ad assistere ad una rissa...

 

 

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