Capitolo 13

 

...Ma quello che doveva essere un sonnellino ristoratore sortì in realtà il risultato opposto: per non so quanto tempo fui prigioniero dell'orribile incubo che mi accingo or ora a narrarvi. Non mi ero ancora reso conto di essermi addormentato, quando mi ritrovai immerso in un paesaggio idilliaco: ero sdraiato su un prato fiorito, nel mezzo di un bosco dalla vegetazione lussureggiante, circondato da montagne stupende. L'aria era tiepida, ricca di profumi e di suoni suadenti, come il rapido scorrere di un ruscello e l'allegro cinguettare degli uccelli. Cercai di alzarmi, ma mi accorsi di avere mani e piedi immobilizzati da forze invisibili. Udii un rumore di rami spezzati alla mia destra: nella radura, a non più di cinque metri da me comparve una figura misteriosa incappucciata. Un secondo più tardi un ragazzo dal volto familiare, con il cranio rasato a zero che mostrava una vistosa cicatrice, mi rivolse la parola: "Salute a te, Apostolo del Bene. Io sono Lord Von Azazel e ti prego di andartene da qui immediatamente, perchè corri un grave pericolo...". "Aiutami, non riesco a muovermi!" gli gridai, ma quello era già sparito. Improvvisamente l'atmosfera felice intorno a me mutò radicalmente...

 

 

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