Capitolo 12

 

...Eppure l'espressione del cantante immortalato nel poster mi ricordava qualcuno di familiare, ma decisi che in fondo la cosa non mi interessava proprio per un cazzo: tutto ciò di cui avevo urgente bisogno era una bella doccia. Fu proprio sotto il getto d'acqua calda, mentre stavo canticchiando quell'allegra canzoncina di Lou Reed che si intitola "Heroin" -insaponandomi con un docciaschiuma dal nome insolito: Minchia Silvestre- che ebbi un'improvvisa folgorazione: il ragazzo "appeso" alla parete della mia camera e lo "sciroccato" che mi ci aveva accompagnato non più di un quarto d'ora prima erano in realtà la stessa persona. Mentre mi asciugavo i capelli mi avvicinai ai due poster: guardai con soddisfazione quello che ritraeva la ragazza discinta (per un attimo pensai di masturbarmi, ma mi resi conto che ero troppo stanco) e, con decisione, staccai l'altro, sostituendolo con una foto dei Rolling Stones, al gran completo, del 1965. Non era ancora ora di cena, decisi di sdraiarmi sul letto e sfogliare un libro, ma non tardai ad addormentarmi...

 

 

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