Capitolo 29

 

...Passai il pomeriggio a raccogliere informazioni circa il luogo esatto in cui si sarebbe svolta la festa; più passava il tempo più sentivo crescere dentro di me una grande sicurezza, nonostante non avessi idea nemmeno lontanamente di come sarei riuscito a penetrare nel palazzo del marchese. Arrivato nella locanda, corsi in camera e mi appoggiai al letto: come se a guidarmi fosse una misteriosa forza esterna, mi inginocchiai, giunsi le mani a mo' di preghiera e, sollevato lo sguardo, cominciai ad invocare il mio spirito guida. In un baleno l'intera stanza, che era invasa dal sole, si oscurò ed una gelida corrente d'aria mi avviluppò tra le sue spire, ma ciò che avvenne in seguito, inimmaginabile a tal punto da farmi dubitare ancora oggi di averlo vissuto da sveglio e consciamente, ha dell'incredibile. La provocante donna nuda fotografata nel poster di fronte a me cominciò ad animarsi e-incredibile dictu!-le fattezze incantevoli del suo volto si trasfigurarono nel faccione (sicuramente molto meno bello) del Divino Cicciottello Biondo. La figura ricordava vagamente quella ritratta sulla copertina dello stupendo album "La pezzentata" degli Sboretor, ma era viva!...

 

 

Capitolo Precedente

Prossimo Capitolo